Viaggiando
per l'Abruzzo, oggi siamo diretti al rifugio Sebastiani. Si tratta
della prima volta che "affronto" il monte Velino e certo non
sarà l'ultima. Ovviamente l'obiettivo primario sarebbe la cima, ma per
oggi ci accontenteremo di questo primo piccolo passo verso la vetta. Si
perché il Sebastiani è il primo rifugio che si incontra salendo sul
Velino partendo da Campo felice (
guarda la webcam
) oppure partendo dai Piani di Pezza raggiungibili dal paese di Rocca
di Mezzo. Lasciamo la macchina vicino ad una cava di bauxite (si
capisce subito perché il terreno è tutto rossiccio - o sarà perché c'è
un cartello che indica la cava?) e ci avviamo per il sentiero.
La prima parte del percorso è all'interno di un bosco
meraviglioso. La strada è in salita ma mai troppo ripida e molto
piacevole...il primo pezzo mi fa pensare alla Madonna Fore e ai boschi
di San Giuliano...che bello!!! Continuiamo a salire fino ad uscire dal
bosco e qui ci aspetta il primo scorcio davvero meraviglioso. Davanti a
noi si estende un piana infinita contornata da montagne e ricoperta di
un bel prato. La cosa bellissima di questo posto è che sembra di essere
fuori dal mondo. Ovunque si posino gli occhi si vedono soltanto cieli,
monti e prati e gli unici suoni sono il ronzio degli insetti e il
rumore dei nostri passi.
E' bellissimo, un vero paradiso. Percorriamo la piana
continuando a guardarci intorno. Il precorso è disseminato da piante di
genziana (ce ne sono davvero moltissime) di piante e di fiori di tutti
i tipi e così ci fermiamo spesso per le fotografie di rito. Verso la
fine della pianura c'è una casetta, non so se sia abbandonata, ma fa un
certo effetto vederla qui, in mezzo al nulla. Dopo la casa la strada
ricomincia a salire e davanti a noi vediamo la cresta che dobbiamo
raggiungere. Il percorso, che fino a questo momento è stato
perfettamente segnalato, si fa un po' più confuso e per un momento
perdiamo la strada che dobbiamo seguire. Ma dopo qualche tentativo
ritroviamo i segnali bianchi e rossi sulle rocce e quindi...tutto a
posto, possiamo andare avanti!!! La salita si fa un po' più
impegnativa, il sentiero è pieno di sassi e si deve stare un po' più
attenti di prima all'equilibrio ma tutto sommato si sale ancora
piuttosto bene. Ale mi mostra una macchiolina rossa in alto, sulla
montagna...cosa è? Guardo meglio e capisco...ma si, la macchiolina
rossa è il rifugio che dobbiamo raggiungere!!! Certo, visto da qui
sembra ancora molto lontano...ma già ci siamo accorti prima che
l'occhio ci inganna e che le distanze sono minori di quello che
sembrano. Saliamo sempre più e mi devo ricredere...ma non si arriva
mai? Ma dove sta questo benedetto rifugio? Ah si, è là! Si vedono le
bandiere sul tetto. Finalmente siamo in dirittura di arrivo, ancora
pochi minuti e siamo arrivati. Al rifugio c'è molta gente, stanno
mangiando gli arrosticini...mmmm...che profumino! Si perché questo
posto è gestito dal CAI Roma e quindi è possibile avvertire del proprio
arrivo e mangiare qui. Anzi, volendo si può anche pernottare, lo
terremo presente per quando saremo pronti alla conquista della vetta.
Ma ovviamente noi non possiamo accontentarci di aver raggiunto il
rifugio...dobbiamo arrivare almeno in cima alla cresta per guardare
dall'altro lato! E allora continuiamo a salire ma...ops...abbiamo
sbagliato strada! Diciamo che l'obiettivo è stato raggiunto, abbiamo
guardato effettivamente dall'altro lato, ma lo abbiamo fatto girando
intorno alla cresta, non salendo in cima!
Per rifarci saliamo comunque alla massima altezza
consentita da questa strada che abbiamo percorso e ci troviamo comunque
davanti ad un paesaggio mozzafiato. Del resto da queste parti a quanto
pare i paesaggi mi lasciano tutti senza parole, quindi...Raggiunta la
massima altezza prefissata per oggi, davanti al massiccio del Velino
ci concediamo il meritato riposo, mangiamo il nostro
pranzo e poi ripartiamo alla volta del Sebastiani. Nonostante siano già
le tre e mezza, qui al rifugio ci sono ancora molte persone che si
godono la giornata stese al sole. Noi però non ci fermiamo e iniziamo
la discesa. Questo posto è perfetto per una gita in montagna. Si,
certo, ci sono alcuni tratti un po' ripidi, ma la strada in generale è
agevole, la salita non è sfiancante e la discesa è piuttosto semplice.
Torniamo quindi rapidamente sui nostri passi, ci riimmergiamo nel bosco
e arriviamo di nuovo alla cava, felici della giornata trascorsa. Anche
oggi abbiamo camminato per circa 6 ore...stiamo diventando dei veri
montanari!
Altre informazioni:
percorso trekking facile, adatto anche ai bambini. Tempo totale per
escursionisti allenati 3,5 ore. Dislivello 550 mt circa. Periodi
consigliati: da primavera ad autunno inoltrato. Ideale anche per sci
d'alpinismo.