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Impianti di risalita di Roccaraso

Nella parte meridionale dell'Abruzzo, al confine del Parco Nazionale D'Abruzzo Lazio e Molise si trova il più grande bacino sciistico del centro sud e uno dei più grandi d'Italia, le piste di Roccaraso e Rivisondoli che fanno parte del comprensorio dell'Alto Sangro tra cui rientra anche Pescasseroli

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Monte Pratello Pizzalto Aremogna

Gli impianti di risalita di Roccaraso e Rivisondoli rappresentano il complesso sciistico più grande del centro frutto dell'unione di tre stazioni sciistiche (L'Aremogna, Monte Pratello e Pizzalto) sorte autonomamente e poi unite attraverso il consorzio sciistico dell'Alto Sangro (tra cui rientrano anche gli impianti di risalita di Pescasseroli).
Gli impianti sono costituiti nel 2022 da 6 cabinovie, diverse seggiovie e sciovie che portano il numero di km di piste sciabili a oltre 100.
E' possibile accedervi da tre punti distinti (guarda la mappa per maggiori informazioni) in particolare dalla Piana delle 5 Miglia sul versante di Rivisondoli per l'accesso agli impianti di Monte Pratello (solitamente il più affollato per la sua facilità di accesso) e dal lato di Roccaraso attraverso gli impianti dell'Aremogna.
Il punto più basso da cui parte la telecabina di Monte Pratello è da metri 1250 mentre dal lato dell'Aremogna il punto più basso si trova a 1560 metri circa.
Il comprensorio è dotato di un modernissimo impianto di produzione neve artificiale e il numero di impianti in genere garantisce lo smaltimento rapido delle code.
Sul sito Roccaraso.net è possibile acquistare gli Sky Pass direttamente on line per evitare di fare fastidiose file alle biglietterie.
L'intero comprensorio è molto ben organizzato dal punto di vista dei servizi igienici e gli chalet presso cui fermarsi sono ben organizzati anche se non troppo numerosi.
Prima di avviarsi per passare la vostra giornata sugli sci è bene informarsi sulle condizioni meteo, sulla transibilità delle strade e soprattutto sulla presenza della neve che a volte non sempre è abbondante mentre in altri periodi dell'anno risulta essere anche eccessiva.
Particolramente esposto ai freddi venti dei Balcani la stazione sciistica a volte riceve degli apporti nevosi davvero eccezionali a cui si alternano periodi di scarsità dovuta all'esposizione ai venti di scirocco che a volte fanno innalzare le temperature anche durante la stagione invernale.

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L’Abruzzo. Terra di tradizioni e di sapori.

Tante, tantissime sono le feste e le occasioni per ricordare la storia della nostra terra.
E allora a Gennaio possiamo andare alla fiera dell’Epifania a L’Aquila dove vagare tra le centinaia di bancarelle che invadono il centro storico in una girandola di colori e di profumi che mi fanno pensare ad un mercato medievale e dove acquistare il gadget dell’anno (fantastico “robertino lo spremino” di alcuni anni fa, con cui spremere il limone senza tagliarlo); a maggio andiamo alla festa dei serpenti di Locullo per non perdere la possibilità di farci una bella fotografia con una collana di serpenti al collo (ci vuole un po’ di coraggio, ma volete mettere che orgoglio mostrarla ad amici e parenti?); ad agosto invece potremmo andare alla Perdonanza celestiniana ancora a L’Aquila per ritemprare lo spirito ed avere l’indulgenza plenaria dei peccati e tornare a casa con l’animo pulito come quello di un bambino; e poi ci sono le infinite sagre e fiere e feste di paese che, soprattutto in estate, rendono il nostro territorio tra i più vivaci d’Italia.
Ed è proprio in queste occasioni che è più facile assaporare i prodotti tipici che l’Abruzzo ci offre.
I fantastici vini Montepulciano d’Abruzzo e Pecorino con cui accompagnare i 1000 piatti tipici, lo zafferano di Navelli, esportato in tutto il mondo, le patate della Marsica, il castrato aquilano e gli arrosticini, il profumatissimo olio delle zone collinari. Insomma, un tripudio di colori e di sapori tutti da scoprire vagabondando per le strade d’Abruzzo in ogni periodo dell’anno.

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