Tre giorni nel Parco Nazionale della Majella
Itinerario escursionistico di 3 giorni tra vallate, gole, eremi e borghi della Majella orientale.
Percorso adatto ad escursionisti con un minimo di esperienza in ambiente montano (grado E).
Panoramica dell'itinerario
La Majella è una montagna “madre”: selvaggia, spirituale, ventosa, ricca di eremi scavati nella roccia e vallate profonde. Questo itinerario di 3 giorni attraversa alcuni dei luoghi più iconici del Parco, unendo natura, storia e panorami spettacolari.
| Giorno | Traccia principale | Pernottamento consigliato |
|---|---|---|
| 1 | Pennapiedimonte → Valle dell’Avello → Grotta Sant’Angelo | Zona Palombaro (B&B, rifugi e agriturismi) |
| 2 | Gole di San Martino → Monastero → Fara San Martino | Fara San Martino (B&B, piccoli hotel) |
| 3 | Eremo di San Bartolomeo → Valle dell’Orfento → Caramanico | Caramanico Terme (hotel, B&B, terme) |
Giorno 1 – Pennapiedimonte, Valle dell’Avello e Grotta Sant’Angelo
Descrizione del percorso
La partenza da Pennapiedimonte è già un’esperienza: il borgo è letteralmente incastonato nella roccia e offre viste incredibili sulla Maiella orientale. Il sentiero si alza gradualmente tra boschi di faggio, antiche mulattiere e piccoli belvedere naturali.
Man mano che si entra nella Valle dell’Avello, il paesaggio diventa più selvaggio e raccolto: pareti rocciose, rumore dell’acqua, scorci continui sulle cime della Majella.
La tappa culmina alla Grotta Sant’Angelo di Palombaro, antico luogo di culto rupestre scavato nella parete rocciosa. L’atmosfera è sospesa: silenzio, vento, e lo sguardo che si apre sulla valle sottostante.
Cosa vedere
- Il centro storico di Pennapiedimonte e i suoi belvedere panoramici.
- La Valle dell’Avello, una delle vallate più suggestive del massiccio.
- La Grotta Sant’Angelo, sito rupestre di grande fascino.
- Panorami continui sulla Majella orientale.
Giorno 2 – Gole di San Martino e Fara San Martino
Descrizione del percorso
La seconda giornata entra nel cuore della geologia della Majella. Le Gole di San Martino sono un canyon stretto e spettacolare: pareti verticali, passaggi stretti, luce che filtra dall’alto e il rumore dell’acqua che accompagna il cammino.
Il sentiero risale la gola fino a raggiungere i ruderi del Monastero di San Martino in Valle, incastonato nella roccia. L’ambiente è fortemente suggestivo, sospeso tra natura e storia.
La tappa prosegue verso Fara San Martino, “paese dell’acqua e dei pastifici”, dove le sorgenti e il borgo storico offrono una chiusura perfetta alla giornata.
Cosa vedere
- Le Gole di San Martino, uno dei canyon simbolo del Parco.
- I ruderi del Monastero di San Martino in Valle.
- Le sorgenti del Verde e i percorsi d’acqua.
- Il centro storico di Fara San Martino e i pastifici storici.
Giorno 3 – Eremo di San Bartolomeo e Valle dell’Orfento
Descrizione del percorso
L’ultima giornata è un viaggio nella spiritualità e nella natura più selvaggia della Majella. Si raggiunge l’accesso all’Eremo di San Bartolomeo in Legio, uno dei più famosi eremi celestiniani, incastonato sotto una grande cengia rocciosa.
Dopo la visita all’eremo, l’itinerario si sposta verso la Valle dell’Orfento, riserva integrale del Parco: ponticelli in legno, acqua cristallina, pareti verticali e un ambiente umido e ricchissimo di biodiversità accompagnano la progressione.
L’arrivo a Caramanico Terme chiude il trekking: un borgo termale perfetto per rilassarsi dopo tre giorni intensi, con possibilità di pernottamento e, se si vuole, accesso alle terme.
Cosa vedere
- Eremo di San Bartolomeo, simbolo della spiritualità celestiniana.
- Valle dell’Orfento, tra i canyon più belli e selvaggi d’Italia.
- Il centro storico di Caramanico Terme.
- Belvedere e ponti sul torrente Orfento.
Equipaggiamento consigliato
La Majella è una montagna esposta e ventosa: anche in giornate serene è fondamentale avere un equipaggiamento adeguato per i tre giorni di trekking.
- Scarponi da trekking con buona suola.
- Bastoncini telescopici.
- Zaino da 25–30 L.
- Giacca antivento/antipioggia.
- Pile leggero + strato termico.
- Cappello e occhiali da sole.
- Guanti leggeri (in quota può fare freddo).
- 1,5–2 L d’acqua al giorno.
- Snack energetici, frutta secca, barrette.
- Pranzo al sacco per tutte le tappe.
- Mappa cartacea o app offline con i sentieri.
- Tracce GPX del percorso (se disponibili).
- Power bank per smartphone/GPS.
- Piccolo kit di primo soccorso.
- Fischietto di emergenza.
- Torcia frontale con batterie di ricambio.
- Coperta termica leggera.
- Documento di identità e tessera sanitaria.
Note pratiche
Verificare sempre condizioni meteo, stato dei sentieri e regolamenti del Parco Nazionale della Majella prima di intraprendere l’itinerario. Alcuni tratti possono essere chiusi o soggetti a limitazioni stagionali.
| Trekking di 3 giorni – Parco Nazionale della Majella | |||
|---|---|---|---|
| 📅 Giorno | 📍 Itinerario | 📏 Dati tecnici | 🌄 Caratteristiche |
| Giorno 1 | Pennapiedimonte → Valle dell’Avello → Grotta Sant’Angelo |
5–6 h ~700 m D+ |
Boschi, mulattiere storiche, panorami sulla Majella orientale. |
| Giorno 2 | Gole di San Martino → Fara San Martino |
5 h ~500 m D+ |
Canyon spettacolare, monastero rupestre, arrivo nel borgo di Fara. |
| Giorno 3 | Eremo di San Bartolomeo → Valle dell’Orfento → Caramanico |
4–5 h ~400 m D+ |
Eremo celestiniano, riserva integrale, uno dei canyon più belli d’Italia. |

