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Viaggiando per l'Abruzzo, oggi siamo andati alle Gole di San Martino. Il punto di partenza è il paese di Fara San Martino, più famoso per la produzione della pasta che per le gole a dire il vero. Si tratta di un paese molto carino, pulito e ordinato. Addirittura in piazza c'è il distributore di acqua minerale proveniente da una fonte scoperta di recente sotto la montagna (che anche i turisti possono avere acquistando la bottiglia presso il bar). Noi abbiamo lasciato la nostra macchina all'inizio del paese; le gole sono esattamente dalla parte opposta e quindi abbiamo avuto modo di vedere tutto il circondario.
Arrivati alla fine dell'abitato inizia una discesa che porta fino all'accesso alle gole.
Il primo tratto, si tratta di una cinquantina di metri, è davvero suggestivo. Le pareti di roccia, infatti, sono talmente vicine che, allargando le braccia, si tocca a destra e a sinistra e sono alte e imponenti; c'è luce ma non arriva il sole in questo tratto di percorso che per me è stato davvero emozionante. Subito dopo le pareti si allargano e ci troviamo davanti al convento di San Martino ovvero i resti di un antico convento che solo ora stanno restaurando e portando alla luce.
Noi, come sempre, siamo più interessati al percorso naturalistico che alle notazioni archeologiche e quindi, dopo uno sguardo e qualche foto, riprendiamo il nostro percorso. La strada è abbastanza agevole, si alternano punti più ripidi e lunghi pezzi di percorso pianeggiante; quello che non cambia invece è la maestosità del luogo. Le pareti di roccia che ci circondano sono meravigliose e imponenti, la natura è selvaggia ma accogliente. Bellissimo! Dopo pochi minuti di cammino arriviamo al primo fontanile. C'è un tavolino con delle panche in una rientranza della roccia, quasi una grotticina dove è possibile sedere per riposare e mangiare qualcosa. Noi non approfittiamo, siamo partiti solo ora e la sosta non è prevista (se non per far fare un tuffo al nostro compagno a quattro zampe che già soffre un po' il caldo).
Proseguiamo quindi per la nostra strada. In effetti fa abbastanza caldo, il fatto di trovarsi in una gola si fa sentire visto che non tira un alito di vento e, ora che siamo al sole, la temperatura sale. Ma niente paura...quando si raggiunge l'ombra tutto cambia e si sta benissimo! Il paesaggio è piuttosto vario, si susseguono tratti rocciosi e scoperti e zone boschive folte e fresche. Ancora un po' di cammino e incontriamo la seconda fonte. Anche qui panche e tavolini, questa volta al fresco del bosco. Ci sono parecchie persone che hanno scelto questo punto come meta della loro passeggiata. Il bello di questo posto infatti, è anche che puoi scegliere quanto far durare la tua passeggiata grazie a degli "obiettivi intermedi". Puoi arrivare alla prima fonte, alla seconda, oppure andare fino a bocca dei valloni (dove siamo stati noi) o ancora proseguire.
Puoi addirittura arrivare sul monte Amaro ma devi essere attrezzato. La salita dura nove ore e quindi è necessario pernottare prima di tornare indietro. Comunque noi superiamo anche la seconda fonte (dopo esserci concessi una bella bevuta) e continuiamo ad addentrarci nel bosco. Ci fermiamo spesso a fotografare tutto ciò che ci circonda. Non solo i paesaggi (peraltro bellissimi) ma anche i tantissimi fiori che si trovano da queste parti e le centinaia (sisi, davvero centinaia) di farfalle di tutti i colori che volano intorno a noi, per niente timide. Dopo ancora un po' di cammino arriviamo a Bocca dei Valloni dove troviamo un ennesimo tavolino al quale questa volta ci sediamo per il meritato riposo (e soprattutto perché è l'ora del panino, finalmente!). E' strano trovare un tavolino qui.
E' davvero in mezzo al nulla, nel bel mezzo del bosco. Ma che bello il nostro pic-nic qui, fuori dal mondo!
Dopo un po' di riposo riprendiamo lo zaino in spalla e torniamo sui nostri passi meditando già di organizzarci, la prossima volta, per andare invece ancora un po' più avanti. Il ritorno è splendido quanto l'andata, ci permette di scoprire cose che in un primo momento ci erano sfuggite e di ammirare scorci che prima erano rimasti dietro alle nostre spalle. Arriviamo in paese stanchi ma felici. Oggi abbiamo camminato per circa 5 ore e mezza. Però!