Dettagli tecnici: percorso trekking classificato EE (per Escursionisti esperti). Tempo totale per escursionisti allenati 5,5 ore. Dislivello 1200 mt circa. Periodi consigliati: da primavera ad autunno inoltrato. Ideale per sci d'alpinismo. Pendenza in alcuni tratti elevata.
Parcheggio prima dell'inizio della discesa (Costruzione sulla destra) che porta a Secinaro
Viaggiando per l'Abruzzo, oggi siamo stati sul Sirente...anche se forse avrei dovuto scrivere "arrampicando" per l'Abruzzo, visto che si tratta di una escursione piuttosto impegnativa. Il percorso che abbiamo affrontato parte dalla strada che va a Secinaro. Partendo da L'Aquila, si passa per l'altopiano delle Rocche, dopo Rocca di Mezzo di gira a sinistra verso Secinaro; al km 12,300 della strada che stiamo percorrendo si arriva ad uno chalet (attualmente chiuso) vicino al quale si vede il sentiero da percorrere per conquistare la vetta del Sirente.
In effetti da queste parti ci sono altre mille cose da fare...magari anche meno faticose...la strada infatti è circondata da prati praticamente infiniti, costellati da aree di sosta attrezzate in cui fare meravigliosi pic-nic con tanto di barbecue in pietra già pronti per l'uso, tavoli e panche per un comodo pranzetto e addirittura fonti di acqua pura per non avere neanche il pensiero di portarsi qualche cosa da bere (almeno nell'area dietro lo chalet). Insomma, i posti perfetti per una giornata di puro relax, per una passeggiata distensiva e divertente oppure per una bella gita a cavallo visto che la zona è piena di maneggi che organizzano escursioni per cavallerizzi più o meno esperti. Ma noi potevamo dedicarci a qualcosa di distensivo e rilassante? Certo che no! Noi dobbiamo conquistare assolutamente la vetta, dobbiamo fotografare paesaggi suggestivi, dobbiamo scoprire cosa c'è dall'altro lato di quella parete imponente che si trova davanti ai nostri occhi.
E così, armati di tutto punto, da veri scalatori, imbocchiamo il sentiero davanti allo chalet (1156 mt) e ci dirigiamo verso il nostro obiettivo. La prima parte del percorso (poco meno di metà della salita) si trova in una stupenda faggeta. All'inizio la strada non è particolarmente difficile e, visto che siamo all'ombra del bosco, l'ambiente è fresco e piacevole. Veramente questo bosco è incantevole...certo, un po' ripido...si perché, dopo i primi minuti, la strada inizia ad essere sempre più in pendenza senza neanche un momento di respiro, un piccolo pianoro su cui riprendere fiato. Niente di niente. Il bosco continua ad essere meraviglioso ma inizia ad essere anche abbastanza faticoso. Dopo un po' i faggi si diradano e nel giro di una ventina di minuti usciamo completamente allo scoperto. Ecco, a questo punto dimentichiamo di colpo tutta la fatica appena provata perché davanti ai nostri occhi si presenta una visione meravigliosa. Il massiccio del Sirente, in tutta la sua prepotenza, si mostra ai nostri occhi e ci lascia senza fiato.
E' bellissimo, davvero e mette anche un po' soggezione....Ci fermiamo giusto il tempo di fare qualche fotografia alla montagna ed al paesaggio che si vede da qui (siamo già saliti parecchio, fuori dal bosco dovremmo essere a circa 1700 metri di quota) e poi riprendiamo il nostro cammino, questa volta sotto il sole. Il paesaggio è completamente diverso ora. Niente più alberi e foglie per terra ma roccia e prati. Il sentiero continua ad essere tremendamente pendente e a questo punto è anche un po' più difficile da percorrere a causa del fondo composto di rocce e brecciolino. Ci fermiamo più volte a fare fotografie (benedetta macchina fotografica che mi permette di tirare il fiato!) e ad ammirare il paesaggio che si fa sempre più bello man mano che saliamo. Siamo in vista della vetta (o quanto meno della cresta da cui guardare al di là della montagna) quando le mie gambe si rifiutano di andare avanti. Niente da fare, si tratta di un vero e proprio ammutinamento. Non si va avanti. Mi metto comoda su una roccia e guardo Ale che conquista la tanto agognata vetta (2347 mt) e da lì mi incita a raggiungerlo (si tratta, dice, di pochi minuti di cammino).
Niente da fare, le gambe continuano a dire di no. Mi accontenterò di guardare le foto che lui sta sicuramente scattando a profusione. Torna infatti dopo poco e mi mostra quella meraviglia. Ma come...dall'altro lato la salita è dolce e leggera, fatta di prati e di salite comode e agevoli...per un momento penso ad una qualche ritorsione ma poi guardo il sentiero che abbiamo appena percorso e mi sento pervasa da un moto di orgoglio...ok, è stata dura arrivare fino qui, ma quanto siamo stati bravi a salire di qua? Sono proprio fiera di me! Riprendiamo la strada in senso inverso; questa volta sono armata quanto meno di un bastone che mi aiuti a mantenere l'equilibrio nei momenti più difficili della discesa. Arrivati di nuovo al bosco la strada è decisamente più semplice e riusciamo ad arrivare alla macchina in un tempo relativamente breve. In tutto abbiamo camminato per circa 6 ore. Non male. Ma quanto siamo stanchi ora!