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Riserva naturale Zompo Lo Schioppo, nell'Alta Valle del Liri, provincia di L'AquilaViaggiando per l'Abruzzo, oggi siamo diretti a Zompo Lo Schioppo. Usciamo dall'autostrada e ci avviciniamo sempre più alla natura selvaggia; ancora una curva e finalmente lo vediamo: lo Schioppo!
E' una cascata generata dallo scioglimento delle nevi, quindi si può vederla solo in primavera. Non che il resto della riserva non sia meraviglioso anche in tutte le altre stagioni, ma lo Schioppo è veramente una gioia per gli occhi e non vediamo l'ora di arrivare per guardarlo da vicino. Alla sua destra già si vede anche l'altra cascata, quella perenne, un po' meno imponente ma sempre bellissima. Lasciamo la macchina in un parcheggio sbucato dal nulla dopo alcuni minuti che percorrevamo una stradina sterrata e subito veniamo avvolti dal rumore scrosciante dell'acqua, quella delle cascate, certo, ma anche quella delle altre tantissime sorgenti, laghetti, ruscelli che riempiono questo luogo da sogno.
Ci avviamo per il sentiero, tutto è ben segnalato, senza possibilità di perdersi (almeno se si resta nei passaggi indicati) e assolutamente agevole. Vicino al parcheggio c'è un'area pic-nic attrezzata di tavoli, panche e giochi per bambini, i prati sono curati e un piccolo ruscello scorre tranquillo e forma, poi, una fontana dalla quale beviamo e assaporiamo un'acqua fresca e purissima. Andando più avanti ci addentriamo nel bosco. Anche qui l'acqua scorre ovunque, la vegetazione è lussureggiante, gli alberi sono coperti di muschio e fiorellini multicolori ci circondano. Arriviamo ad un laghetto, l'acqua è limpidissima, sembra invitarci ad entrare per un bagno ma...è decisamente troppo freddo...magari per questo torneremo in estate.
Il lago è alimentato da un torrente che forma alcune piccole cascate, sembrano delle rapide in miniatura ed il canto dell'acqua che scorre continua ad accompagnarci. Saliamo ancora, cerchiamo di arrivare fino alla base della cascata principale dove, siamo sicuri, lo scenario sarà meraviglioso. Ovviamente ci fermiamo a fotografare ogni magico angolo di questo posto meraviglioso e sconosciuto.
Raggiunta la fine del sentiero, decidiamo di salire ancora un po', il nostro spirito da piccoli esploratori non è ancora pago...la salita diventa più impervia ma sempre molto affascinate, circondati come siamo da alberi altissimi e ruscelletti infiniti. Alla fine arriviamo alla sorgente della seconda cascata, quella perenne. Potremmo salire ancora ma siamo un po' stanchi (ok, sono io ad essere un po' stanca, Ale continuerebbe a salire fino al cucuzzolo della montagna) e quindi decidiamo di tornare indietro fermandoci ancora una volta ad ammirare le cascate, il ruscello, il lago ed ogni parte di questo posto da favola. Arriviamo alla macchina per andare via ma ci ripromettiamo di tornare e di esplorare altre parti di questa riserva naturale bellissima e stranamente quasi sconosciuta fuori dai confini dell'Abruzzo.