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Festa di San Domenico e rito dei serpari a Cocullo in Abruzzo, provincia di L'Aquila: la processione e l'attesa della processione durante la messaViaggiando per l'Abruzzo oggi siamo andati a Cocullo. Era già da qualche anno che pensavo di volerci andare il primo giovedì di maggio, cioè il giorno in cui si festeggia San Domenico di Sora Abate, protettore dei veleni. La festa antichissima si ritiene che nasca in epoca pre-romana e si sia mantenuta negli anni praticamente intatta. Questo antichissimo rito si pensi sia nato come culto pagano in favore della dea Angizia, protettrice dai veleni.
E' una festa molto conosciuta nei dintorni e molto frequentata, di cui si sente sempre parlare ma alla quale non avevo mai partecipato.
Quest'anno abbiamo deciso di andare e così ci siamo organizzati e siamo partiti. Ale ha avuto l'idea di lasciare l'autostrada già a Pescina. Idea che si subito rivelata "azzeccata" sia perché abbiamo aggirato gran parte del traffico dovuto alla festa, sia perché la strada tra Pescina e Cocullo ci ha svelato tante meraviglie paesaggistiche che non ci aspettavamo. Questa vallata è verdissima, curata, inondata dal sole; un vero spettacolo che ci fa già presagire che la giornata sarà perfetta.
Arriviamo piuttosto vicino al paese già con la macchina, tanto che per raggiungere la piazza principale dobbiamo fare solo un breve tratto di strada a piedi. Già qui mi stupisco di quanta gente sia richiamata da questa festa. Certo, ne avevo sentito parlare, ma mai mi sarei aspettata questa atmosfera festosa e questo mare di folla che si accalca nel paese per raggiungere il fulcro della festa. Anche noi ci uniamo al flusso di gente che si riversa nella piazza e, appena arrivati, iniziamo a vedere i "serpari".
La particolarità della festa, infatti, è che i serpenti sono l'attrazione principale e ci sono delle persone che li portano a spasso come fossero i loro animaletti domestici e che si offrono di "prestare" i proprio cuccioli ai visitatori per foto ricordo.
Ci potevamo far sfuggire questa occasione? Ma certo che no! E allora eccomi subito con il bel serpentello che mi striscia sul braccio a sorridere all'obiettivo sperando che lui mi trovi simpatica!
Fatte le foto di rito ci mettiamo in trepida attesa della processione, il momento clou della festa. Ed ecco che ci chiedono di aprire un varco per far passare la banda...che fortuna...siamo capitati nel punto esatto della piazza in cui passerà il corteo e avremo quindi modo di vederlo da vicinissimo!!!
Inizialmente sfila la banda, poi arrivano le donne in costume tipico con i cesti pieni dei dolci del luogo...con questa fame il ciambellone di Cocullo ci sembra una vera specialità (peccato non ce l'abbiano fatto assaggiare!!). Ancora qualche autorità del luogo ed un po' di fedeli che si sono intrufolati nel corteo ed arriva l'attrazione principale della festa: la statua di San Domenico sulla quale, all'uscita della chiesa, tutti i "serpari" hanno fatto accomodare i loro serpentelli che adesso fanno una bella passeggiata sulla statua portata in processione. Ancora qualche foto e poi tutto finisce non prima di aver visto lo sparo, altro momento clou della festa. Dopodiché la folla si dirada diretta verso le bancarelle e noi corriamo a comprare il fantastico panino con la salsiccia che ci fa tanto pensare ai giorni di festa...buonissimo!!!